LA BOTTEGA DEI BRIGANTI

ANTICHE CREDENZE NEL MISTERIOSO CILENTO

29.12.2013 16:07

Ciliegio

Si credeva che il ciliegio seccasse qualora salisse sulla pianta una donna mestruata.

Noce

Si credeva che chi piantava l’albero del noce sarebbe morto non appena questo avesse fruttificato, né tantomeno poteva tagliarlo, perché stando alla credenza sarebbero appassite anche le altre piante. 

Funghi

Quando si cucinavano i funghi, di solito, si accludeva uno spicchio d’aglio o (un tempo) una moneta d’argento; se l’aglio o la moneta non subivano variazioni di colore i funghi venivano mangiati. Se, invece, l’aglio o la moneta si scurivano i funghi venivano ritenuti velenosi. 

Pane

Un tempo le donne mestruate non potevano panificare perché si credeva che l’impasto fermentasse così a dismisura da fuoriuscire dalla madia. 

Latte

Si credeva che la cagliata potesse ammalocchiarsi; per evitare che il latte non si rapprendesse si faceva sul contenitore, senza toccarlo, il segno della croce, che di seguito veniva ripetuto col mestolo nel recipiente. Il pane, per "impanarlo" (fare la zuppa) col latte, doveva essere spezzettato con le mani; se, invece, veniva tagliato col coltello si sarebbe screpolata la mammella alla mucca.

Vino/Olio

Si credeva che se si rovesciava dell’olio (a differenza del vino) era cattivo auspicio. 

Gallina

Si credeva che le galline facessero più uova se si nutrissero di gusci (abbrustoliti e sbriciolati). Un tempo si metteva del ferro nella covata perché si credeva che così non morissero i pulcini nelle uova. Si credeva che quando la gallina imitava nel canto il gallo fosse cattivo auspicio, poteva ammalarsi o morire il capofamiglia; per superare l’imminente disgrazia bisognava ucciderla. Se, invece, cantava fuori orario il gallo (dopo mezzogiorno, prima del vespro) era segno di maltempo; come pure quando la gallina ruzzolava nella polvere..

Mucca

Si credeva che quando figliava la mucca se c’erano molte persone ad assisterla svanivano le doglie. 

Maiale

Un tempo non si permetteva ai ragazzini d’assistere all’uccisione del maiale, perché si credeva che potesse smuoversi la verminazione per l’influsso malefico (a jëttëcìnë "lo spavento"). 

Licantropo/Strega

Si credeva che chi nasceva la notte tra il 24 e 25 dicembre se uomo diventava licantropo, se donna strega. 

Nido di uccelli

Quando si scopriva un nido di uccelli non bisognava farne parola né accanto al fuoco, né in vicinanza dell’acqua, né in presenza del pane, perché si credeva che, nel primo caso nel nido andasse la serpe, nel secondo il rospo e nel terzo le formiche; con la conseguenza di distruggere il contenuto del nido.

 

"Credenze e superstizioni"
( Campania – Buonabitacolo – SA )


La "Pumpa"

La dote posseduta da una ragazza era, per la gente di un tempo, simbolo evidente dell'agiatezza (o povertà) in cui la famiglia di questa viveva. Si narra che a Buonabitacolo le famiglie più ricche facessero portare in bella evidenza tutto il corredo, con l'aiuto di alcune donne, lungo il tratto di strada dalla casa paterna fino alla casa dello sposo. Era il modo per fare vedere all' intero paese il corredo e con esso la propria ricchezza. Si diceva che si portava il corredo "A pumpa".


Il primo letto

Il giorno prima di un matrimonio, le due suocere andavano nella casa degli sposi per preparare il loro primo letto. Era praticamente un loro compito esclusivo, a cui non poteva assistere nessun altro, tanto meno gli sposini.

 

San Giovanni

 Prevedere il futuro Ancora oggi, nel giorno di San Giovanni, si è soliti ripetere un rito molto popolare: quello di leggere il futuro in un albume di uovo. Infatti, la sera della vigilia di San Giovanni la persona interessata lascia cadere un albume d'uovo in un bicchiere pieno d'acqua e, recitando una particolare preghiera, lo lascia per tutta la notte fuori sul davanzale della finestra. Il mattino seguente, 1' albume assume delle forme particolari, la cui interpretazione lascia intravedere ciò che le riserva il futuro. Alcuni raccontano che, mettendo accanto al bicchiere con l'uovo un altro con un cardone (germoglio del cardo) immerso nell'acqua, la profezia si sarebbe sicuramente avverata se il giorno seguente il cardone fosse fiorito.


Il Corpus Domini

La processione La processione che oggi si tiene lungo le strade di tutto il paese nel giorno del Corpus Domini era, anni fa, divisa in due processioni: una si svolgeva il giovedì precedente la festa per le strade del casale, l'altra la domenica per le strade del borgo. In questa occasione il paese si veste a festa: le strade vengono ricoperte con petali di fiori, in vari angoli del paese vengono preparati altarini caratteristici e i balconi sono addobbati con i copriletti e le tovaglie più belle. A questo proposito, secondo un'antica credenza, non potevano essere esposte sui balconi le tovaglie e i copriletti appartenenti al corrodo delle ragazze nubili; pare fosse segno di sventura.


La Trinità: una festa ritrovata

Una festa paesana, che prima si svolgeva regolarmente ogni anno e che oggi si sta cercando di riscoprire, è la festa della Trinità. La caratteristica peculiare di questa festa era il grande falò che veniva eretto proprio davanti alla chiesetta della Trinità situata nel borgo del paese.

 

Sant'Elia e San Donato

Le feste del paese I1 20 luglio si festeggia a Buonabitacolo la festa di Sant'Elia, patrono del paese, e il 13 agosto la festa di San Donato, per il quale il paese ha una particolare devozione. Durante la processione vengono portate in giro delle piccole torrette costituite da tante candele legate insieme e ornate di fiori e di figure religiose, chiamate "girii". Il girio è simbolo di devozione verso il Santo, per ringraziarlo di qualche grazia ricevuta e, anticamente, chi lo preparava doveva anche offrire da mangiare ai suonatori che accompagnavano la processione. La sera il paese è addobbato a festa, con l'illuminazione e le bancarelle, e la gente passeggia tra i vari divertimenti o si ferma ad ascoltare la musica che accompagna la serata.

 

La Madonna del Carmine

Un' antica devozione Un'altra festa molto importante a Buonabitacolo, che richiama gente da ogni parte del Vallo, è la festa in occasione del trasferimento della Madonna dal Monte Carmelo alla chiesa del paese. La statua della Madonna resta nel paese per circa due mesi, fino a settembre, quando dopo una messa solenne, viene riaccompagnata sul Monte Carmelo, dove resterà fino all'anno successivo. Anche durante questa festa si fanno i girii che le donne più devote portano sul Monte Carmelo a piedi nudi, in segno di penitenza.

 

Passatempi e giochi

La vita contadina di un tempo relegava i giochi nei giorni di festa o nelle occasioni in cui la comunità si riuniva (vendemmia, mietitura, ecc.). I giochi più ricorrenti fra gli uomini erano: il tiro alla fune e l'albero della cuccagna. Quest'ultimo consisteva in un grosso e lungo palo tinto col grasso di maiale alla cui sommità venivano appesi salami, formaggi, ecc. Vinceva chi riusciva a salire in cima e ad afferrare qualcosa. Per le donne più che di giochi bisogna parlare di passatempi utili: il ricamo, il lavoro a maglia, ecc.


L'ago e la spilla

Pare fosse assolutamente vietato regalare un ago o una spilla; se ciò avveniva sembra che, fra le persone coinvolte nel gesto, subentrassero forti discordie. Se poi questi oggetti venivano chiesti in prestito, a scanso di equivoci, bisognava pungere con l'ago o la spilla il dito della richiedente. In questo modo si esauriva la carica negativa presente in questi oggetti apparentemente innocui.

 

Il coltello e l'olio

Quando veniva regalato un coltello oppure dell'olio, bisognava simbolicamente pagano con una cifra irrisoria.

 

Il taglio delle unghie

Tagliare la prima volta le unghie di un neonato era, in passato, una occasione particolare. Si sceglieva infatti una persona, che quasi certamente avrebbe poi battezzato il bambino, la quale metteva in mano al neonato dei soldi o degli oggetti in oro, in segno di ricchezza. Quindi, la persona prescelta poteva delicatamente portare a termine, il suo compito.

 

Il ceppo

Anticamente, quando un ragazzo era interessato ad una signorina, andava a mettere davanti alla porta della donna un ceppo. Se il ceppo restava fuori della casa, voleva dire che la famiglia della ragazza rifiutava la proposta; se invece veniva portato in casa, allora il ragazzo poteva entrare a dichiararsi.

 

Il sesso del nascituro

Anticamente, per prevedere il sesso del nascituro, si usava aprire un frutto chiamato "la caddoccela" ( frutto che si trova sulla quercia ancora giovane); se da questo usciva una formica la donna avrebbe partorito una femmina se usciva un ragno la donna avrebbe partorito un maschio.

 


se la civetta piange

La civetta ha due modi di cantare, uno per ridere e uno per piangere. Quando piange porta sicuramente tremende disgrazie e bisogna scacciarla immediatamente. Per scacciarla basta gridare: " Sora checca, portate la paletta pè scottà er culo alla civetta". Non appena la civetta sente quest'antifona scappa.

 

contro le streghe

Ci sono volte in cui non si può fare a meno di nominare le streghe, ma così facendo si corre il rischio che compaiano davvero. Ci sono due modi per non farle apparire, uno è tenere le gambe incrociate, perchè lel streghe hanno paura della croce. L'altro è dire "oggi è sabato a casa mia" perchè le streghe il sabato stanno radunate sotto il noce di Benevento e non possono andarsene in giro.

 

per vedere le streghe

La notte che precede la festa di San Giovanni, le streghe vanno in giro a fare sortilegi. Per poterle vedere bisogna mettersi ai crocicchi appoggiando il mento ad una forca.

 

il sale rovesciato

Rovesciare il sale sul tavolo non porta soltanto disgrazie a scadenza immediata, ma chi lo rovescia, dopo morto sarà condannato per 7 anni, in purgatorio, a raccoglierlo con le ciglia. Granello per granello.

 

il buon giorno si vede  dal mattino

Quando un bambino nel succhiare il latte, morde il capezzolo della madre, è un pessimo segno, preannuncia che quando sarà grande sarà cattivo e boia. Nerone infatti...perchè diventò un Nerone? Perchè..... "quanno zinnava, nun faceva antro che mmozzicà er caporello a quela poveraccia de la madre!"


le corna  della lumaca

Le corna delle lumache, a Roma, sono simbolo di discordia. Per riportare tra amici e parenti la pace e l'armonia (se queste sono state turbate)... per eliminare i vecchi rancori... e rafforzare la solidarietà familiare non c'è niente di meglio che mangiare un bel piatto di lumache in compagnia! Lo si fa la notte del 23 Giugno, vigilia di San Giovanni, nell'omonimo quartiere (S.Giovanni...appunto ^^) dove fino a tarda notte le osterie distribuiscono enormi quantità di lumache alla folla.

 

per non far entrare le streghe

Mettere fuori dall'uscio la scopa e la saliera: le streghe non possono entrare se prima di mezzanotte non hanno contato tutti i fili della scopa e tutti i grani del sale. Ed è difficile che ci riescano, perchè quando sbagliano devono ricominciare daccapo.

 

attenzione al credo

Mentre si battezza un neonato, il padrino o la madrina devono stare bene attenti a non sbagliare nel recitare il Credo : basta un errore perchè la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle streghe.

 

i numeri del lotto

Per aver numeri sicuri da giocare al lotto, bisogna per tre notti pregare San Pantaleone, standosene però chiusi soli soli in camera da letto. La terza notte, si preparino sul cassettone o sul comodino carta e penna: allo scoccare delle dodici il Santo verrà in persona a dare i numeri, che poi bisognerà cercare per tutta la casa e negli angoli più nascosti, perchè lui si diverte a nasconderli. Si sappia inoltre che il Santo passerà non dalla porta ma dalla finestra, perchè è un omone grande come un secondo piano di casa e grosso in proporzione; tanto grande e grosso, anzi, che una volta una donna, dopo averlo pregato, nel vederlo morì dalla paura. Dopo, suo marito, trovò nascosto dietro la tinozza del bucato, un biglietto con tre numeri che puntualmente giocò e puntualmente uscirono il sabato successivo.

 

per assicurare l avvenire di una femminuccia

Appena nata, darle una buona inzuccherata tra le gambette, così, quando sarà grande, gli uomini le correranno dietro e troverà subito da sposarsi. Tant'è vero che alle ragazze che si sposano presto e bene si dice per proverbio: "Eh cche ciai messo er zucchero, ciai messo?"

 

per scoprire l autore della fattura

Chi è vittima di una fattura, per scoprire a chi deve i suoi guai prenda tutti i propri panni e li getti in un calderone d'acqua, che metterà sul fuoco; quando l'acqua bollirà, il fattucchiere o fattucchiera che sia si presenterà sulla porta di casa.

 

l'acqua de zzompe delle ranocchie

E' un rimedio efficacissimo contro il malocchio, altrimenti detto "occhiaticcio". Per prepararla occorrono 12 ranocchie vive, che vanno messe in una marmitta di ferro battuto ben sigillata e ivi lessate in tre mestoli di acqua di pozzo. Cotte che siano, si passa l'acqua al setaccio, e quando è fredda ci si lavano gli occhi.


il giorno della tartaruga

Quando nasce il primogenito si usa fare un salasso alla tartaruga che si tiene in casa apposta per questo.


elisir d' amore

"Pè ffà ddiventà innamorata morta de voi una persona: procurateve un pò de piscio de stà persona, poi mettetelo drent'una piluccia, con un sordo de cchiodi e uno de spille. Mettete 'sta piluccia sur foco, e quanno piscio, spille e cchiodi hanno bbullito bbene bbene, annate a casa de quela persona che vvolete che s'innamori de voi, e ssenza favve accorgé sversateje tutta quella pila o in cantina o in soffitta o in d'un antro sito anniscosto de la casa. Doppo pochi ggiorni, vedrete che smania d'amore che je pija!"